Internet. Il più grande attacco su internet della storia, ecco che cosa è successo

Un vasto attacco informatico colpisce Spamhaus: è un’organizzazione internazionale che compila gli elenchi dei filtri per bloccare i mittenti di email spazzatura. L’offensiva sta causando effetti a catena. E potrebbe aver rallentato la navigazione su internet in alcune regioni

Le dimensioni
Secondo le prime ricostruzioni l’ondata di dati ha raggiunto picchi di 300 Gigabit per secondo, equivalenti a 300 miliardi di bit al secondo. Per la Bbc è il più grande attacco informatico mai avvenuto di cui si sia a conoscenza. Potrebbe aver reso difficili le connessioni degli utenti a piattaforme online. Al momento in cui viene scritto questo articolo il sito web di Spamhaus risulta di nuovo raggiungibile. I sospetti sull’origine dell’offensiva digitale sono indirizzati verso il gruppo di web hosting CyberBunker.

Spia che uccise con “ombrello bulgaro” fa l’antiquario a 200 km da Vienna

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spiaSpia. E’ vivo e vegeto, si e’ stabilito in Austria e fa l’antiquario Francesco Gullino, 67 anni, l’ex agente spia dei servizi segreti di Sofia, quando ancora era al potere il regime filo-sovietico, considerato l’autore materiale del famigerato omicidio detto ‘dell’ombrello bulgaro’, risalente al 7 settembre 1978, e costato la vita dopo tre giorni di agonia all’allora scrittore dissidente Gheorghi Markov. Da tempo si vociferava che, benche’ non fosse stato piu’ visto in pubblico dal 1993,

Spie vecchio stile tra Washington e Pechino

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spie-cinaIn tempi di accuse incrociate di intrusioni e attacchi informatici, l’ultimo presunto caso di spie tra Stati Uniti e Cina in ordine di tempo è invece legato al fattore umano. Certo memorie esterne e pc sono stati gli oggetti cui l’Fbi si è interessata durante l’interrogatorio di Bo Jiang, scienziato cinese al Langley Research Center della Nasa, fermato all’aeroporto Dulles a Washington mentre era in procinto di imbarcarsi su un volo di sola andata per Pechino.

Conversazioni Skype più facilmente intercettabili?

skype-intercettato

skype-intercettatoLa versione del software Skype utilizzabile in Cina sarebbe sfruttata dal governo per spiare skype le conversazioni degli utenti e monitorare costantemente il flusso delle informazioni. È quanto sostiene Jeffrey Knockel, un accademico dell’Università del New Mexico che ha posto sotto la lente il comportamento del client Skype sul territorio cinese.

La release di Skype che viene puntualmente aggiornata ed arricchita da parte della società ora di proprietà di Microsoft non può essere impiegata in Cina per via dell’atteggiamento censorio delle autorità. Così, l’unica possibilità per utilizzare Skype è installare ed impiegare la versione modificata da “TOM Online”, un provider Internet wireless con cui Microsoft ha stretto un accordo.

Internet è uno stato che ci spia?

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no-connessione-internetGoverni spia, spie e aziende monitorano gli utenti tutto il giorno. Possiamo chiamarla ancora libertà della rete?

Quello stesso Facebook che pensiamo ci aiuti a rimanere in contatto con amici e parenti potrebbe essere la nostra condanna. Uno degli hacker spia cinesi che ha violato le strutture statunitensi di Wall Street Journal, New York Times e Apple (ma non solo) è stato identificato perché prima di terminare il suo hack ha effettuato l’accesso a Facebook dalla stessa rete utilizzata per entrare nei computer dei giornalisti del Journal. In precedenza uno dei leader del gruppo di hacker spia LulzSac era stato identificato e arrestato lo scorso anno dall’FBI anche se aveva adottato più di una pratica di sicurezza per proteggere la propria identità online.

Vietato spiare e registrare la moglie o il marito anche se vivono insieme

spiare-coniuge

spiare-coniugeSpiare, occultare o nascondere in casa un micro registratore audio o delle microspie per registrare quello che il partner dice al telefono può comportare una condanna penale per interferenze illecite nella vita privata.

Non interessa se si tratta di un coniuge o di un convivente che non abita stabilmente in casa: registrare di nascosto, le conversazioni di quest’ultimo è vietato e comporta una condanna per il reato di interferenze nella vita privata. Lo ha stabilito la Cassazione in una recente pronuncia Cass. Pen. 9235/2012

È scoppiata la Guerra fredda digitale

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attacco-cyber-guerraSull’enfasi non hanno risparmiato di sicuro. E più ansiogeni di così non potevano essere. Michael McCaul, congressista repubblicano del Texas presidente dell’Homeland Security Committee della Camera dei rappresentanti, ha paragonato le vulnerabilità tecnologiche a livello informatico (foto Ansa) delle infrastrutture degli Stati Uniti a quelle del sistema generale della sicurezza prima dell’11 settembre. Gli Stati Uniti sarebbero attualmente esposti ai pericoli del “jihad elettronico” annunciato l’anno scorso da Al Qaeda tanto quanto erano esposti alle aggressioni nei loro cieli e sul loro territorio che si materializzarono nel 2001.

Google lancia un video-manuale per proteggere i siti web dagli attacchi degli hacker

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googleUn kit di pronto soccorso per siti web colpiti dai pirati informatici: quello lanciato da Google è un corso in video (http://www.google.com/webmasters/hacked) per indicare ai neofiti che gestiscono siti web cosa fare nel caso in cui scoprano di essere caduti nella rete dei cybercriminali. Ricostruisce un itinerario in otto tappe e attraverso brevi filmati mostra le strade da percorrere per difendersi.

Il corso anti-pirati
La prima lezione di Webmasters help for hacked sites è in lingua inglese, con sottotitoli attivabili: ricorda che quando gli hacker entrano in un sito web non protetto in modo adeguato possono aggiungere testi o link. E in questo modo indirizzano gli eventuali visitatori verso altri spazi online adoperati per truffe. Oppure, i pirati informatici possono infettare altri utenti mediante un software malevolo (chiamato anche malware) che è in grado, ad esempio, di rubare le credenziali di accesso, come nome utente e password.

Il Conclave dei misteri

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Conclave-prima-fumata-nera--Sodano-presto-un-buon-PastoreConclave . Corvi e fughe di notizie. Sospetti di microspie e gole profonde. Il Conclave inizia così come se l’elezione del Pontefice fosse qualcosa che sta a metà tra gli esercizi spirituali e il congresso di un partito diviso tra troppe correnti ma alla ricerca di un leader. Sullo sfondo lo scandalo del maggiordomo infedele, le vicende dello Ior, ma soprattutto le controverse dimissioni di Joseph Ratzinger, si fondono con la sfida a quattro per il nuovo pontificato che vede protagonisti l’arcivescovo di Milano Scola, l’arcivescovo di New York Dolan, quello di San Paolo del Brasile Scherer e il canadese Ouellet.

Facebook, la privacy non serve più: col “mi piace” il web sa tutto di te

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mi-piace-facebookSONO 58000 gli utenti di Facebook coinvolti nell’ultimo studio dell’Università di Cambridge. Un campione significativo a supporto di un risultato in grado di sollevare interrogativi importanti. Il controllo della privacy online è un parametro reale e in grado di incidere davvero su quanto il web sa di noi, oppure si tratta di un effetto placebo? Secondo lo studio, dalla semplice pressione del tasto “Mi piace” su Facebook, è possibile delineare i profili personali degli utenti con una precisione quasi chirurgica. L’informazione contenuta in un “mi piace” appare come una vera e propria sequenza di Dna digitale, e poco importa se l’utente lascia chiuso il profilo o mantiene i suoi dati sensibili lontano dai “non amici”.