Difendersi dal phishing: i consigli dei carabinieri

L’aspetto
Il phishing avviene attraverso l’invio di mail contraffatte, che utilizzano impropriamente loghi di aziende o istituzioni per richiedere agli utenti i propri dati personali. Anche se hanno un aspetto “ufficiale”, sono delle trappole. Per questo è importante controllare sempre l’indirizzo e-mail di provenienza e verificare che corrisponda davvero al nome del mittente.
 
Il linguaggio
Attenzione ai toni allarmistici. Solitamente queste e-mail minacciano la chiusura di un account o di un conto qualora non si forniscano i dati richiesti.
Frequenti errori ortografici: l’italiano utilizzato in questo genere di e-mail spesso non è corretto, probabilmente perché si tratta di frodi tentate dall’estero.
Inviti o offerte fraudolente: in queste e-mail spesso si offrono guadagni facili o miracolosi premi al fine di estorcere informazioni riservate.
 
Password
Non fornire mai, in nessun caso, la propria password. Né la banca, né il provider hanno motivo di richiedervela. Diffidate dei messaggi di posta che vi inducono a inviarla via mail;
 
I link
Prestate attenzione alle presenza di link: spesso rinviano a pagine false. Nei casi di phishing solitamente si richiede di non rispondere alla e-mail ricevuta, ma di inserire i propri dati solo dopo aver cliccato su un link. La pagina collegata ha un indirizzo web o un logo falso, per cui è importante controllare sempre che sia presente l’icona del lucchetto nella barra di stato in fondo alla finestra del browser.
 
I destinatari
Diffidate di un’intestazione indeterminata. Molte e-mail di phishing non si rivolgono direttamente al destinatario utilizzando nome e cognome, ma riportano l’indirizzo mail, cosa che non farebbe di certo la banca o il provider di posta.