Sistemi di spionaggio made in Italy

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hacking team alla conquista dell america 3904L’azienda italiana inserita a livello mondiale,insieme ad altre 337,risulta essere la Hacking Team come produttrice di sistemi di spionaggio. La ricerca è stata effettuata dal quotidiano inglese The Guardian. L’azienda milanese Hacking Team nasce nel 2001. Il suo prodotto di punta è il software Ettercap, che permette l’intercettazione di dati e password anche da remoto, permette di spiare skype e videochiamate. Le forze di Polizia italiane lo hanno utilizzato per risolvere casi molto complessi di reati informatici. Da quel momento hanno cominciato la vendita a larga scala in diversi paesi del mondo. Noleggiare questo complesso software costa fino a 200.000 euro all’anno.

Il Web ci SPIA: proteggiamo la nostra Privacy

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web-spiaSocial network, motori di ricerca e siti web ci controllano di continuo. Ecco come possiamo proibirglielo

Cominciamo a dire che è materialmente impossibile adoperare internet rimanendo nell’ombra, ci sono dei modi per provarci ma nessuno ci può assicurare la riuscita. Quello a cui abbiamo assistito con l’Agenzia di Sicurezza nazionale nei giorni scorsi, la dice lunga, andando ben oltre l’immaginazione, con gli agenti federali in grado di spiare gran parte della rete. Quando pensiamo di utilizzare un browser anonimo come Tor, scopriamo indirettamente, che anche gli strumenti usati dal deep web (siti nascosti) possono essere ingannati.

Facebook, la privacy non serve più: col “mi piace” il web sa tutto di te

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mi-piace-facebookSONO 58000 gli utenti di Facebook coinvolti nell’ultimo studio dell’Università di Cambridge. Un campione significativo a supporto di un risultato in grado di sollevare interrogativi importanti. Il controllo della privacy online è un parametro reale e in grado di incidere davvero su quanto il web sa di noi, oppure si tratta di un effetto placebo? Secondo lo studio, dalla semplice pressione del tasto “Mi piace” su Facebook, è possibile delineare i profili personali degli utenti con una precisione quasi chirurgica. L’informazione contenuta in un “mi piace” appare come una vera e propria sequenza di Dna digitale, e poco importa se l’utente lascia chiuso il profilo o mantiene i suoi dati sensibili lontano dai “non amici”. 

Il redditometro viola la privacy, un giudice lo boccia

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redditometroRedditometro. Una dolce vittoria per i detrattori del nuovo strumento di controllo fiscale presentato il 4 gennaio 2013 e già finito sulla graticola tra il fuoco incrociato di cittadini inviperiti, associazioni sul piede di guerra ed ora, della magistratura che lo boccia senza appello.
Il giudice Antonio Lepre boccia, quindi il redditometro perchè porta alla “soppressione del diritto del contribuente e della sua famiglia ad avere una vita privata, a poter gestire il proprio denaro” e non lascia libero il cittadino ”su aspetti delicatissimi della propria vita privata quali la spesa farmaceutica, l’educazione e il mantenimento della prole, la vita sessuale”.

Il software che ti spia sui social network

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software-spia-trackingL’azienda multinazionale Raytheon, che si occupa di sicurezza, ha sviluppato in segreto un software che può tracciare tutti i movimenti delle persone, oltre a prevedere il loro comportamento futuro, analizzando i dati disponibili sui social network. A svelarlo è il Guardian, che sottolinea come la società – il quinto contractor al mondo  nella costruzione di strumenti per la difesa – sia in grado di raccogliere una grande quantità di informazioni sulle persone da Facebook, Twitter e Foursquare.

Facebook e privacy: come difendersi da spioni e ricerche imbarazzanti

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facebook-graph-searchFacebook. La Graph Search è una straordinaria novità, ma come spesso accade per le novità di Facebook, ha aspetti positivi e aspetti negativi. Il fatto che questa ricerca possa scandagliare in profondità su tutto ciò che avete detto, fatto e condiviso su Facebook potrebbe non piacere a molti.

Quello che ha fatto Tom Scott in America è sintomatico: subito dopo aver ottenuto l’attivazione della versione beta di Graph Search, Tom ha iniziato a pubblicare su un Tumblr di nome Actual Facebook Graph Search, creato appositamente, i risultati più divertenti e paradossali delle sue ricerche.

Attacco a Twitter: cosa fare per sapere se il proprio account è a rischio hacker

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twitter-sotto-attacco-hackerTwitter ha rivelato di aver scoperto una possibile sottrazione, da parte di hacker, di dati relativi a circa 250mila utenti nel mondo. E per sicurezza ha inviato un messaggio email con l’avviso di cambiare password a coloro che fanno parte del gruppo a rischio. Ma le indagini sono ancora in corso. Gli iscritti del social network che, invece, non hanno ricevuto nelle ultime ore all’interno della propria casella di posta elettronica una comunicazione inviata da Twitter possono comunque valutare di modificare la loro password se ritengono che non sia sicura.

Appello a Microsoft e Skype su privacy e trasparenza

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skype openletter-330x185Singoli cittadini, esperti di settore, giornalisti e associazioni a vario titolo coinvolte sui temi del trattamento dei dati digitali hanno pubblicato una lettera aperta ai dirigenti di Skype , per chiedere maggiore trasparenza sulle politiche di privacy.

I 106 soggetti, tra organizzazioni e privati, lamentano infatti l’assenza di informazioni chiare da parte della nuova proprietà, Microsoft, subentrata ormai da oltre un anno. L’acquisizione dell’azienda di Redmond ha comportato il trasferimento di giurisdizione territoriale dall’Europa agli Stati Uniti, che ha regole diverse in materia di privacy, e un ricambio totale dei vertici aziendali.  

WhatsApp viola le leggi sulla privacy sui nostri numeri di telefono

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whatsappWhatsApp, una delle applicazioni più popolari al mondo, contravviene alle leggi internazionali sulla privacy, perché costringe gli utenti a fornire l’accesso a tutta la propria rubrica. Le autorità canadesi ed olandesi per la protezione dei dati si sono esposte in merito ed hanno concluso che l’applicazione viola la privacy degli utenti, poichè obbliga a fornire i dati di tutta la rubrica, anche degli utenti che non utilizzano l’app.

WhatsApp, si colloca come una delle prime cinque applicazioni più vendute, e sicuramente tutti gli utenti del globo già lo conoscono. É un software di messaggistica istantanea per smartphone cross-platform tra cui Android, iPhone di Apple, Windows Phone e Blackberry di Research In Motion.

Con le nuove regole privacy dell’Ue addio Facebook gratis?

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facebookIl Parlamento Europeo si prepara a votare nuove regole per la privacy e la protezione dei dati, e c’è già chi prevede conseguenze nefaste se le l’attuale proposta non subirà modifiche. Eduardo Ustaran, responsabile della privacy e del diritto dell’informazione presso Il Field Fisher Waterhouse , avverte che Facebook, Gmail e altri servizi on-line finanziati oggi dalla pubblicità dovranno chiudere o non essere più gratuiti.

Secondo il legale, citato da Zdnet, se i servizi di quel tipo “non fossero più in grado di utilizzare i dati nel modo più vantaggioso o utile per i loro scopi pubblicitari, allora l’utente dovrà scegliere: pagare o interrompere l’uso del servizio”.