Ci sono poi le domande di sicurezza – come il nome da nubile di tua mamma – che si può dedurre con qualche ricerca mirata, o ancora le password “semplici” tipo il tuo nome, età o i vari 123456 che usano ancora in molti.
Occhi indiscreti – Alcuni consigli per evitare che la tua password cada in mani sbagliate sono piuttosto ovvi altri meno scontati. La prima regola è quella di usare una password diversa per ogni account per evitare una “catastrofe” a catena, e di evitare che qualcuno ti guardi mentre la digiti. Va da sé che non ti conviene mai condividere le tue password con qualcun altro, anche un amico fidato che magari potrebbe non esserlo più in futuro, o lasciare un bell’elenco con le tue parole chiave nel cassetto dell’ufficio. Meglio trovare un nascondiglio più appropriato, se proprio temi di dimenticartele, ma cercando di non dare troppo nell’occhio. Potresti tenere a portata di mano un qualche indizio che ti aiuti a ricordarla e che solo tu sei in grado di interpretare. Alcuni siti, quando inserisci la password in fase di registrazione, ti indicano anche il suo livello di “robustezza”: fai attenzione ai consigli che ti danno.
Mai fidarsi – Ricordati sempre di disconnetterti da un servizio quando hai finito di usarlo, o se lasci incustodita la tua postazione (o il dispositivo che usi per collegarti), perché basta davvero un attimo per farti fregare o modificare una password di accesso. Affidati inoltre a un buon antivirus che sia in grado di accorgersi della presenza di un keylogger e non accedere ai vari servizi online da computer che non “conosci” come quelli di un Internet café o di una libreria. Un altro rischio sono le connessioni wi-fi non protette perché qualcuno con le competenze e gli strumenti giusti potrebbe essere in agguato per intercettare i dati trasmessi.
Originali e imprevedibili – Gli esperti consigliano di usare sempre password almeno di otto caratteri combinando lettere minuscole e maiuscole, numeri e simboli. Esistono delle parole chiave complesse ma facili daricordare come Iam:)2bxx! – “ am happy to be xx! (sono felice di avere xx anni): con un po’ di fantasia te ne inventi facilmente di simili. Oppure scegli una citazione che ti piace, tipo To be or not to be? che diventa in codice 2B-or-Not_2b?. Altro trucco è usare la tastiera in modo creativo per generare password come %tGbHu( che, se ci fai caso, rappresenta una V usando maiuscole e minuscole. Se vuoi complicare ulteriormente le cose prova a disegnare una W. Infine, a seconda dell’importanza della password, è sempre buona norma cambiarla almeno una volta all’anno.
Fonte Jacktech