In entrambi i casi, gli incendi, che si sono prolungati per alcune ore, sono scoppiati nella parte anteriore della nave e sarebbero stati causati dalla violazione del rispetto delle norme di sicurezza durante i lavori di manutenzione. Nel caso dell’Ekaterinburg si parla di fiamme divampate nelle parti di legno del sottomarino, non si conoscono invece ancora le cause dell’incendio sul Miami. Potrebbero essere analoghe, le stesse parti in legno sono presenti anche nei cantieri americani. In entrambi i casi non ci sono state vittime, ma solo casi di soffocamento da fumo per nove membri dell’equipaggio russo e sette di quello americano.
E con questo finiscono le analogie e iniziano le differenze. L’incendio scoppiato sulla nave russe è stato localizzato nel cabinato idroacustico nella parte anteriore del sottomarino, il che non ha permesso che si diffondesse negli altri compartimenti. Sul sottomarino americano hanno preso fuoco due compartimenti di prua, il primo in un’area destinata alla vita diurna, l’altro negli spazi di comando e controllo. Sono state già espresse perplessità sulla possibilità che il Miami torni a funzionare. “È ancora presto per dire se sarà possibile ripararlo” ha affermato il contrammiraglio Breckenridge, comandante del secondo gruppo sottomarini della flotta atlantica, di cui fa parte il Miami.
Possibile Sostituzione
Il sottomarino SSN-775 Miami fa parte della classe “Los Angeles avanzata”, entrata a far parte della flotta nel 1990. Sono stati fatti lavori di manutenzione e modernizzazione in cantiere e poi la nave sarebbe stata pronta per far parte della flotta fino al 2025. Le vecchie navi “ Los Angeles” vengono ora sostituite dai nuovi sottomarini “Virginia”.
Queste nuove navi, formalmente appartenenti alla stessa classe delle “Los Angeles”, hanno maggiori potenzialità. Oltre agli armamenti di base, 4 torpedi e stazioni per lancio di missili, i sottomarini classe Virginia hanno un airlock per le immersioni, rinforzo per i container e per gli ultra sottomarini. Le attrezzature della nave comprendono anche mezzi sottomarini senza personale.
Questo tipo di nave utilizzerà al posto di 12 stazioni per il lancio di missili, due pozzi, in ognuno dei quali sarà possibile mettere un container con diversi armamenti (fino a 6 unità). Inoltre, si progetta di installare apparecchiature acustiche più potenti.
Le navi di questo tipo, conservando la capacità di lotta ad obiettivi sottomarini e di superficie, hanno un potenziale più importante per portare avanti operazioni speciali. Questo accresce enormemente il valore delle navi durante i conflitti, in cui prima venivano utilizzate esclusivamente come porta missili.
Pratico ed economico
Il vantaggio principale della “Virginia” è il costo relativamente basso e la semplicità del progetto, che ne permette una costruzione in serie. Oggi, i tempi di costruzione, dall’inizio alla messa in funzione, sono di circa due anni. Fanno parte della flotta americana già otto navi “Virginia”, la nona arriverà in giugno. E ancora quattro navi sono in costruzione. In tutto saranno costruiti 30 sottomarini.
In passato, durante il periodo della cortina di ferro, gli USA avevano programmato di sostituire i sottomarini “Los Angeles” con i mezzi più potenti, più veloci e che arrivano a maggiore profondità di classe “Seewolf”, ma dopo il crollo dell’Unione Sovietica, il costo di queste navi è diventato troppo alto.
La Russia non è riuscita a ripetere l’approccio americano. Per la Marina si stanno costruendo incrociatori del progetto 885 “Jasen”, avversari dei “Seewolf”, navi potenti, con grossi armamenti, veloci e che viaggiano a grandi profondità. La costruzione dell’incrociatore principale “Severodnik” è durata circa 17 anni (dal 1993 al 2010) e ora si stanno eseguendo i test. La progettazione si era fermata e nel 2000 è stata seriamente modificata con l’introduzione di apparecchiature moderne che ne hanno velocizzato i lavori. L’ingresso di una seconda nave nella flotta è previsto per il 2014. Ad ogni modo le navi “Jasen” saranno più forti e più costose delle “Virginia” e, considerando i budget di Russia e USA, risulta assolutamente ingiustificato. La soluzione migliore sarebbe limitare la serier “Jasen” ad un piccolo numero di navi (2—4), così come è stato fatto in America con le “Seewolf”. E uno sviluppo relativamente economico della Flotta Marina Russa è rappresentato dai sottomarini di nuova generazione.
In caso contrario, la flotta marina russa dovrà diminuire bruscamente il numero di navi.
Fonte La Voce della Russia