La forensic science (tecniche di investigazione scientifica) puo’ aiutare le forze dell’ordine e le agenzie di intelligence nel rilevamento tempestivo di un attacco nucleare (anche nelle fasi della sua preparazione), identificandone gli autori, in modo tale che gli attacchi possano essere prevenuti.
La minaccia nucleare e radiologica espone decine di migliaia di persone a grandi quantità di radiazioni in pochissimi minuti generando una paura collettiva difficile da mitigare: non da ultimo, l’economia dello stato colpito riceve un tremendo arresto.
Come ogni attività umana, la preparazione di un attacco nucleare o radiologico lascia diversi tipi di tracce che le piu’ sofisticate tecniche di investigazione scientifica (alcuni esempi di seguito) possono aiutare a rivelare:
- la nuclear forensics contribuisce a identificare e caratterizzare i materiali nucleari e radiologici, fornendo informazioni sulla loro origine
- la digital forensics e’ in grado di fornire informazioni sulla posizione e le attività dei terroristi, per esempio studiando i dati telefonici o di internet
- la chemical forensics può aiutare a ricostruire la sequenza degli eventi, analizzando la natura e l’origine delle tracce chimiche che sono state lasciate durante la preparazione di un attacco
- la DNA forensics e altri metodi biometrici possono aiutare a identificare le persone che sono coinvolte nella preparazione dell’attacco
L’uso di tali tecniche rivelano quindi importanti informazioni (sulla natura e l’origine del materiale nucleare o radiologico), sulle attività preparatorie, sui luoghi di residenza e identità dei sospettati, trasformandosi in un strumento essenziale ed efficace per l’individuazione e la prevenzione degli incidenti (nucleari e radiologici).
Nessuno stato puo’ fare da solo: lo scambio (condivisione) delle conoscenze all’interno della comunita’ internazionale e’ fondamentale e lo sviluppo della ricerca in campo criminologico (in materia di sicurezza nucleare) e’ portato avanti in stretta collaborazione con Interpol e Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA).
L’Unione Europea e’ orgogliosa di annoverare tra i suoi stati membri un modello di eccellenza nel settore dell’indagine scientifica: ci riferiamo all’avanzatissimo Istituto di Investigazione Scientifica Olandese (Netherlands Forensics Institute) che unifica le tecniche menzionate, e che ha sviluppato una piattaforma digitale di conoscenze su cui gli esperti possono scambiare conoscenze ed esperienze (lanciata proprio al vertice di Seoul).
Il NFI organizzera’ il giugno prossimo una riunione internazionale del gruppo tecnico di lavoro della piattaforma per promuovere la cooperazione internazionale nel campo appunto della nuclear forensics.
L’Italia si presenta invece frammentata e le investigazioni scientifiche, in particolar modo per quel che riguarda la digital forensics, sono portate avanti da diversi “pool” di esperti:
- Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche – Reparto Tecnologie Informatiche (RACIS – RTI – Arma dei Carabinieri – Ministero della Difesa)
- GAT – Nucleo speciale frodi telematiche (Guardia di Finanza – Ministero dell’Economia)
- Servizio Polizia postale e comunicazioni (Ministero dell’Interno)
- AISI e AISE (Presidenza del Consiglio)
- Magistratura (Ministero della Giustizia)
- grandi aziende (ENI, ENEL, Poste, Telecom etc.)
- Liberi professionisti
Le tecniche di investigazione scientifica stanno conoscendo un’ espansione senza precedenti per via dell’infrastruttura digitale (che supporta ormai tutte le attivita’ umane) ed occorre che il legislatore italiano elimini ridondanze, inefficienze, sprechi e aumento dei costi, adattando ed adeguando le strutture ed i “nuclei” di investigazione scientifica nazionali alle funzioni che sono chiamati a svolgere per la sicurezza nazionale ed internazionale.
Fonte TTSecurity