La prima notte su Marte

I dati meteo forniti da questi satelliti indicano che la tempesta che nei giorni scorsi aveva tormentato il pianeta si è completamente placata e che Curiosity si trova in un ambiente tranquillo, il più favorevole per cominciare con le prime operazioni previste dall’intenso programma di lavoro che lo ha aspetta nei prossimi due anni. Innanzitutto comincerà a dispiegare l’antenna principale per trasmettere i primi dati con l’aiuto dei satelliti americani e per la prima comunicazione diretta con la Terra. Per giovedi’ sono in programma i test degli strumenti di bordo, compresa la stazione meteo, chiamata Rems ( Rover Environmental Monitoring Station), che permetterà di conoscere in dettaglio che tempo fa su Marte con dati raccolti dalla superficie del pianeta.  Non è una semplice curiosità perchè i dati raccolti da Curiosity, combinati con quelli dei satelliti permetteranno di conoscere l’atmosfera e il clima sul pianeta rosso con una precisione senza precedenti. Oltre a permettere di studiare fenomeni estremi, come le grandi tempeste di polvere, la stazione meteo di Curiosity fornirà i dati sulla radiazione ultravioletta che riesce a penetrare nell’atmosfera rarefatta del pianeta: informazioni cruciali in vista delle future missioni umane su Marte.

Fonte Ansa