Secondo le prime informazioni, l’ambasciatore degli Stati Uniti sarebbe morto intossicato a seguito dell’inalazione dei fumi provocati dall’incendio divampato al consolato dopo l’attacco di questa notte.
L’attacco sarebbe solo indirettamente legato alla vicenda del film sulla vita del profeta Maometto: i dimostranti, che sarebbero stati membridella milizia islamica Ansar Al-Sharia, sapevano che nell’edificio c’era l’ambasciatore Chris Stevens. Lo afferma una fonte all’Ansa. L’ambasciatore americano era arrivato in città per raccogliere gli umori alla vigilia della nomina, prevista oggi, del nuovo premier libico.
L’ambasciata statunitense in Libia ha deciso di avviare le procedure di evacuazione del suo consolato a Bengasi e di trasferire via aerea a Tripoli i 35 funzionari che vi lavorano, oltre ai cadaveri delle quattro vittime. Nella giornata di ieri, si era levata un’altra protesta contro il film, questa volta al Cairo dove alcuni manifestanti sono riusciti a tirare giù la bandiera a stelle e strisce dall’ambasciata americana e a sostituirla con un vessillo inneggiante ad Allah.
Fonte Il Giornale