Tra i social media considerati dall’indagine si trovano social network pubblici come Facebook, Linkedin, Twitter e Google+, e strumenti per la creazione di social network nelle singole aziende come Chatter e Yammer.
I social per condividere la conoscenza
I risultati dell’indagine mostrano una valutazione largamente positiva di questi strumenti, che già oggi consentono di raggiungere risultati in termini di maggior collaborazione, efficienza, produttività e qualità. Più in particolare, le aree già oggi positivamente impattate dall’utilizzo dei social tool sono, secondo il parere di manager e lavoratori intervistati, quelle della produttività, del più rapido reperimento di informazioni, persone e competenze e della condivisione di idee e progetti tra gruppi di lavoro geograficamente lontani.
Proprio a questo aspetto della collaborazione si richiama Luca Giuratrabocchetta, Country Manager della Divisione Enterprise di Google Italy. “I manager europei e italiani”, commenta Giuratrabocchetta, “riconoscono che gli strumenti social aiutano a superare le isole di conoscenza che spesso si creano nelle imprese, e a mettere in comunicazione persone e idee in modi nuovi e impossibili sino a pochi anni fa, con un impatto positivo sulla trasformazione delle idee in business e sulla capacità di rispondere alle nuove sfide da parte delle aziende”.
Queste valutazioni positive portano anche il 75% dei senior manager intervistati a esprimere fiducia sull’impatto che l’utilizzo dei social tool avranno sulle strategie aziendali a supporto della crescita del business.
Altri risultati riguardano la dimensione più privata e personale degli utenti aziendali dei social media. L’immagine che ne esce, non certo per colpa di chi ha condotto l’indagine, ci appare per qualche verso persino imbarazzante e mostra manager e dipendenti felici, appagati o addirittura entusiasti del proprio lavoro e della propria azienda: chi usa i tool social ha, rispetto a chi non li usa, il doppio delle probabilità di avere successo nel mondo del lavoro e di lavorare in aziende di successo e in crescita; e ancora, nel 38% dei casi è molto soddisfatto del proprio posto di lavoro, nel 64% dei casi consiglierebbe ad altri la propria azienda e ritiene di essere, grazie all’utilizzo di questi tool, più produttivo ed efficiente del 25%. Non c’è traccia di riserve, valutazioni critiche, prese di distanza. In ogni caso, queste non sono state evidenziate nel corso della presentazione dei risultati.
Fonte CWI