Secondo Cursano, ”siamo arrivati purtroppo a dover constatare che non si tratta di casi isolati, ma di un vero e proprio mercato delle recensioni, a volte di vera e propria estorsione ai danni dell’esercente”. Si sono manifestati infatti, afferma l’associazione, fenomeni come recensioni comprate in blocchi per risalire le classifiche di gradimento, con la nascita di agenzie che ‘assoldano’ studenti per scrivere false recensioni, talvolta con palesi inesattezze, ma alcuni ristoratori hanno anche subito ”gli atteggiamenti ricattatori di alcuni fornitori senza scrupoli”, ha aggiunto Cursano.
Fipe Toscana ha approntato un gruppo di lavoro per il monitoraggio delle recensioni relative ai ristoranti della regione: un progetto pilota per verificare la plausibilita’ delle recensioni stesse, allertare i proprietari se vengono riscontrati casi sospetti di recensioni non autentiche, segnalare ai responsabili del portale eventuali calunnie o giudizi infondati e valutare la necessita’ di intraprendere azioni legali.
”Il pretesto addotto dai responsabili di diversi portali dell’impossibilita’ di controllare ogni singolo contenuto e’ smentito dall’esistenza di software idonei”, ha affermato Umberto Rapetto, docente di investigazioni digitali e sicurezza nelle telecomunicazioni.
Fonte La Nazione