Aumenta l’utilizzo della sorveglianza elettronica

Le statistiche si riferiscono ad un tipo di sorveglianza elettronica in particolare: quella senza mandato, da applicare a telefoni e computer attraverso i cosidetti pen register e i trap and trace, dispositivi fisici o virtuali capaci di registrare le informazioni riguardo le connessioni in entrata e in uscita ma non i contenuti stessi della comunicazione. Con questo tipo di sorveglianza è possibile tracciare tabulati telefonici, confrontare orari e durata delle chiamate, capire se le chiamate hanno ricevuto risposta, ecc.. Inoltre, dall’entrata in vigore dell’U.S. Patriot Act, è possibile monitorare le informazioni legate ai computer come indirizzo IP, nome dei siti internet, intestazione delle email e così via.
Tutte informazioni, secondo il diritto statunitense, non protette dal diritto alla privacy. È per questo che le forze di polizia e le agenzie investigative possono ricevere l’ok con una procedura molto più semplice rispetto ad intercettazioni totali. E vista la mole di metadati, tra cellulari, social network e caselle di posta elettronica, spesso questi sono già sufficienti per una chiara analisi del soggetto. Non c’è bisogno di un mandato e l’individuo monitorato non è indagato, è semplicemente “rilevante ai fini dell’investigazione”.

Fonte Linkiesta