Un virus russo minaccia i computer con la scritta: “Polizia di Stato”.

A seguire un codice che sollecita all’acquisto di “ukash”. Attenzione, è assolutamente una bufala. Da una semplice ricerca in Internet infatti, l’ukash è un virus proveniente dalla Russia che si sta diffondendo a macchia d’olio in Sicilia e non solo, infettando personal computer, smartphone, tablet ed ogni altro supporto informatico che si connetta ad Internet. La Polizia Postale ha fatto sapere che le “vittime” di questo virus, non devono assolutamente pagare o acquistare nulla in quanto si tratta di una truffa e di una riproduzione abusiva dell’intestazione del Centro nazionale anticrimine.

La pagina Web della finta polizia avvisa i navigatori della rete di avere violato i diritti di autore per aver scaricato materiale riservato, punibile con una denuncia penale. Il riferimento è ai siti pornografici o alle pagine che si aprono all’improvviso quando si naviga in altri siti apparentemente innocui. Il virus prospetta però anche una via d’uscita alternativa alla condanna, ovvero pagare la multa per la paura di essere scoperti dal coniuge e facendo leva sul timore che può incutere l’autorità di polizia. Molte sono state le chiamate al 113; gli esperti sono tuttora a lavoro per risalire ai “criminali” informatici. Al momento si sa solo che il virus è stato elaborato da un server russo. Il blocco del computer è causato da un virus del tipo malware, denominato “ramsonware”. L’invito della Polizia Postale è quello di dotarsi di un antivirus sempre aggiornato, di navigare mediante la predisposizione di un account utente e non con diritti di amministrazione e soprattutto di non pagare nulla a nessuno. Navigando in Internet è possibile trovare un modo per risolvere il problema, digitando “rimuovere ukash”. Se la procedura appare troppo complessa è consigliabile rivolgersi ad esperti.

Fonte Marsalace