Cynthia, la spia dagli occhi verdi

Nel 1930 si sposa con un diplomatico e lo segue nelle varie sedi: Madrid, Varsavia, in Inghilterra, negli Stati Uniti. Ninfomane, tradisce spesso il marito. A Varsavia viene ingaggiata dal Secret Intelligence Service britannico.

Col suo charme, Cynthia riesce a introdursi nelle alte sfere della diplomazia polacca. È il marzo del 1938, Hitler ha già invaso l’ Austria e, soggiogato dal fascino di Cynthia, un diplomatico polacco la informa che subito dopo toccherà alla Cecoslovacchia e alla Polonia.

Il numero uno dei Servizi segreti britannici in Polonia decide di reclutarla subito. C’ è stato anche un italiano nelle grinfie di Cynthia, l’ ammiraglio Alberto Lais che da Roma, dov’era a capo dei Servizi segreti della Marina militare, fu mandato a Washington, presso la nostra Ambasciata.

Il controspionaggio britannico chiese a Cynthia il codice cifrato dell’ ufficio dell’addetto navale italiano, e di scoprire le motivazioni della sua missione in America.

In seguito, le è stato affidato l’incarico di penetrare nell’ ambasciata francese a Washington (che rappresentava la Francia collaborazionista di Vichy) e prendere tutti i documenti riservati che riusciva ad arraffare. L’addetto stampa dell’ambasciata, Charles Brousse, s’ innamorò perdutamente di lei e divenne il suo secondo marito.

Finita la guerra i due andarono a vivere in un castello dei Pirenei, lo Château de Castellnou, nel sud della Francia, dove è morta a 53 anni.

Fonte Panorama