Stando ad Arquilla vi sono nel mondo un centinaio di “maestri hacker”, la maggior parte dei quali opera in Russia e in Asia, ma ve ne sono diversi anche negli Stati Uniti: “La maggior parte di loro vorrebbe vedere Al Qaida distrutta”, conclude l’esperto sottolineando come il movimento terroristico non potrebbe sopravvivere a livello globale senza l’utilizzo delle risorse del web.
Fonte Il Sole 24 Ore