Le cimici c’erano davvero sono state elencate tra le fonti di prova, sotto la voce intercettazioni ambientali.
Il sodalizio è stato contestato a dieci persone e sarebbe stato finalizzato alla corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, abuso d’ufficio, e alla falsa dichiarazione sostitutiva di certificazione riguardo alla residenza degli studenti iscritti ai corsi: secondo il magistrato inquirente ne avrebbero fatto parte, oltre a Macchitella, considerato il capo e il promotore, la sorella Enza Maria Macchitella e la figlia Alessandra Macchitella, nonché Maria Gabriella Greco, Giuseppe, detto Gianni, Toraldo, Ines Aprile, Tito Sartorio, Quintino Rizzelli, Salvatore Baldassarre e Antonio De Stradis.
Fonte Senzacolonne