Inoltre 25 città italiane hanno attivato l’anagrafe della suscettibilità: uno strumento che censisce le persone più suscettibili all’aumento delle temperature, per le quali scattano misure di protezione e controllo non appena il sistema di allarme meteo segnala l’arrivo di un’ondata di calore.
VADEMECUM – Sul sito del Ministero c’è anche un vademecum anti-afa, formulato in 42 domande e risposte, dall’indossare indumenti chiari di cotone o lino a consumare pasti leggeri, soprattutto frutta e verdura, e bere, anche in assenza dello stimolo della sete. Il ministero raccomanda di ridurre l’esposizione all’aria aperta nella fascia oraria compresa tra le 11 e le 18. In particolare, è sconsigliato l’accesso ai parchi e alle aree verdi ai bambini molti piccoli, agli anziani, alle persone non autosufficienti o alle persone convalescenti. Inoltre, deve essere evitata l’attività fisica intensa all’aria aperta durante gli orari più caldi della giornata. A chi è costretto ad uscire di casa anche nelle giornate più calde il dicastero ricorda di «ripararsi la testa con un cappello leggero a falde larghe e di usare in auto tendine parasole». E ancora, di «indossare indumenti chiari, non aderenti, di cotone o lino, in quanto le fibre sintetiche impediscono la traspirazione».
ALIMENTAZIONE – Per combattere l’afa grande importanza ha l’alimentazione. È bene «consumare pasti leggeri, preferire la pasta e il pesce alla carne, evitando i cibi elaborati e piccanti; consumare molta frutta e verdura. Qualche gelato è concesso, ma si consigliano quelli al gusto di frutta, meno calorici. Evitare i pasti abbondanti, preferendo quattro, cinque piccoli pasti durante la giornata». Soprattutto è importante bere, «anche in assenza dello stimolo della sete. Si consiglia di bere almeno due litri al giorno, salvo diverso parere del medico, di moderare l’assunzione di bevande gassate e zuccherate, ricche di calorie, di evitare gli alcolici e di limitare l’assunzione di bevande che contengono caffeina. No alle bevande alcoliche perché aumentano la sensazione di calore e la sudorazione.
IN CASA – Quando il caldo è insopportabile non si è al riparo neanche chiusi nel proprio appartamento. Il Ministero fornisce una serie di consigli su come rendere più fresca la casa: schermare finestre e vetrate esposte a sud-sud ovest con tende o persiane per non far entrare il sole; chiudere le finestre nelle ore più calde della giornata per evitare il riscaldamento delle stanze; lasciare le finestre aperte durante la notte e nelle prime ore del mattino, così da permettere il necessario ricambio d’aria; limitare l’uso del forno e di altri elettrodomestici che producono calore (fornelli, ferro da stiro, phon); utilizzare un climatizzatore per rinfrescare l’ambiente regolando il termostato in modo tale che la temperatura ambiente sia pari a 25-27 gradi. Se si usano ventilatori è bene non indirizzarli direttamente sulle persone, ma regolarli in modo da far circolare l’aria in tutto l’ambiente; se la temperatura dell’ambiente è superiore a 32 gradi i ventilatori sono più dannosi che utili. Il ministero della Salute consiglia di evitare di passare all’improvviso dal caldo al freddo e viceversa; fare bagni o docce con acqua tiepida per abbassare la temperatura corporea, evitando però bruschi sbalzi di temperatura, che possono provocare ipotermia soprattutto in bambini e anziani.
IN AUTO – Il Ministero fornisce poi consigli su come affrontare un viaggio in auto: non dimenticare di portare con sé sufficienti scorte di acqua in caso di code o file impreviste; prima di iniziare il viaggio ventilare adeguatamente l’auto aprendo le portiere e i finestrini; accendere e regolare ad una temperatura adeguata (circa 5 gradi inferiori alla temperatura esterna) l’aria condizionata; evitare di orientare le bocchette della climatizzazione direttamente sui passeggeri. E ancora: Fare attenzione al seggiolino di sicurezza per i bambini. Prima di sistemarli sul sedile verificare che non sia surriscaldato; non lasciare persone, anche per brevi periodi, nella macchina parcheggiata al sole; prima di partire aggiornarsi sulla situazione del traffico per evitare lunghe code sotto il sole; fare soste frequenti e approfittarne per sgranchirsi le gambe; durante le soste evitare di mangiare troppo rapidamente e soprattutto non bere alcolici.
Fonte Corriere