La CIA e la “mission impossible”: una palestra per gli 007 americani

Ma la sua mission impossible non è fatta di armi, bensì di richieste. Anzi di una sola: quella di poter avere una palestra nuova per i suoi uomini, gli 007 americani. Una battaglia ardua, almeno stando ai risultati ottenuti fino ad ora, ovvero il nulla.

Prima di lui ci aveva provato anche Leon Panetta, che ha preceduto Petraeus alla Central Intelligence Agency e ora è Segretario alla Difesa degli Stati Uniti. Come racconta il Wall Street Journal, Petraeus, notoriamente cultore della forma fisica (prima che quella degli altri della sua) appena insediato nella sede di Langley ha avuto l’amara sorpresa di trovare due soli piccoli vecchi locali per far allenare gli agenti segreti statunitensi. Due locali male attrezzati, che fino ad ora sono stati adattati ad uso palestra.

Nulla a che vedere con le palestre (vere) dipendenti del Congresso e del Pentagono, o dei militari che si trovano nelle numerosissime basi disseminate nel Paese. Persino a bordo delle portaerei militari la palestra è un must, per un Paese in cui non esiste scuola o college o campus che si rispetti che non abbia adeguati locali all’interno e all’esterno per l’attivita’ fisica.

Ma lui, Petraeus, no, non è ancora riuscito a farsi dotare di una palestra, come appunto non sono riusciti i suoi precedecessori. Colpa dei tagli ai fondi che si sono seguiti negli anni. I primi sono arrivati con la fine della Guerra Fredda. Poi ci si è messo il debito pubblico americano a complicare la vita del generale, che però non rinuncia alla sua battaglia. Dopo avere lanciato una campagna di fitness che si chiama Find your Fit, è riuscito ad ottenere l’inserimento di piatti più salutari nel menù dei dirigenti della CIA.

E non potendo contare su una palestra, ha ripiegato su una sana e quotidiana corsa all’esterno, a cui non rinuncia mai, tirandosi dietro alcuni dei più fidi collaboratori, che resistono per almeno un miglio percorso in 6/7 minuti.

Fonte Panorama