La Cia e le sue Covert Action in Siria

Secondo i media americani, la Cia, priva di agenti affidabili all’interno della Siria, aveva sostenuto le organizzazioni di intelligence di altri in Siria e diverse operazioni guidate da turchi, giordani e israeliani. Ora un nuovo rapporto da Reuters afferma che le attività della Cia a sostegno dell’esercito ribelle siriano, sono parte di un ordine esecutivo consegnato all’Agenzia dal presidente degli Stati Uniti all’inizio di quest’anno. L’ordine, formalizzato attraverso ciò che è comunemente noto come “Presidential Finding”, che ha permesso alla Cia di impegnarsi in “Azioni coperte” (covert action) e di definire le priorità e concentrare le sue risorse sulla rivolta in corso soprattutto attraverso il sostegno finanziario in forma di “assistenza umanitaria”.

Il rapporto dell’agenzia inglese Reuters conferma le precedenti indicazioni che il “centro nevralgico” delle operazioni della Cia all’interno e intorno alla Siria si trova nella città meridionale turca di Adana, sede della US-run nella Base aerea Nato di Incirlik. Tuttavia, citando “fonti americane vicine alla vicenda”, la Reuters insiste sul fatto che il “Finding” presidenziale di Obama è volutamente più soft di un “Memorandum di notifica”, un ordine esecutivo più specifico che autorizza la Cia a condurre azioni segrete letali. Triangolazione quindi, come fa intendere Joseph Fitsanakis di intelNews.org, con la Cia che assiste altri paesi nella fornitura di proprie scorte militari alle forze ribelli siriane.

Fonte Globalist