Una legge per spiarci tutti

(la legge federale statunitense che per proteggere dal terrorismo mina la privacy dei cittadini), adesso è arrivata la Foreign Intelligence and Surveillance Amendments Act, l’Atto sulla sorveglianza e l’intelligence straniera allo scopo di raccogliere informazioni.

CENSURA – La Fisa è stata introdotta nel 2008 per legalizzare “le intercettazioni senza mandato”, un progetto entrato in vigore effettivamente dopo la strage delle Torri Gemelle, durante l’amministrazione Bush. L’emendamento aveva valore fino a dicembre ma è stato rinnovato fino al 2017 e il dibattito sulla privacy dei cittadini americani si è acceso di nuovo. Caspar Bowden, ex consigliere per la privacy di Microsoft Europa, sostiene che la FISA ha creato “una sorveglianza di massa” destinata in modo specifico ai cittadini al di fuori dei confini americani, “questo, vuol dire che le aziende americane che hanno sede in Europa possono finire vittime di sorveglianza segreta con l’assoluto benestare  del tribunale che acconsente alla raccolta dei dati“. Bowden usa toni forti: “È come mettere una droga che controlla la mente nell’acqua potabile e che colpisce non solo gli americani”.

SPIONAGGIO – La maggior parte delle agenzie di spionaggio esegue già il monitoraggio di e-mail e telefonate di gruppi ritenuti sospetti per motivi di sicurezza nazionale, il punto è che la FISA autorizza anche il controllo dei dati delle organizzazioni politiche con sede all’estero. Bowden spiega che “è un lasciapassare per gli interessi politici all’Estero”. Il dato preoccupante è che legalizza anche il controllo dei giornalisti europei, degli attivisti o dei politici che hanno questioni in ballo con gli Stati Uniti. Il governo si è limitato a respingere le accuse di spionaggio sui cittadini europei, William Kennard, ambasciatore degli Stati Uniti presso l’Unione Europea ha spiegato che “l’America ha dato il via ad azioni legali per proteggere la sicurezza nazionale e la privacy individuale“. Sophie in ‘t Veld, politica olandese e vicepresidente della commissione del Parlamento europeo per i diritti civili ha dichiarato: “È evidente che l’UE abbia chiuso un occhio su questa storia”.

Fonte Giornalettismo