L’attentato e’ il piu’ violento mai avvenuto nella capitale da quando e’ andato al potere, nel febbraio scorso, il presidente, Abdrabuh Mansur Hadi, con l’impegno a combattere la crescente presenza di al-Qaeda nella regione. Hadi -che era l’unico candidato in base all’accordo sponsorizzato dai Paesi del Golfo, per facilitare la transizione del potere dalle mani dell’allora presidente Ali Abdullah Saleh- avrebbe dovuto tenere un discorso in occasione della cerimonia militare, domani. Un portavoce del ministero dell’Interno ha detto che l’attacco “ha il segno distintivo di al-Qaeda” e che la parata, domani, si terra’ ugualmente. L’attentato-kamikaze avviene 10 giorni dopo l’inizio di una massiccia offensiva contro al-Qaeda sferrata nella provincia meridionale di Abyan, dove i jihadisti hanno preso il controllo di una serie di citta’, grazie ai violenti attacchi sferrati a partire dallo scorso maggio. Un’offensiva sferrata all’indomani dell’annuncio della Casa Bianca di aver sventato un complotto di al-Qaeda nella Penisola Arabica contro un aereo di linea americano. L’attentato -che arriva poco dopo la visita a Sanaa, la scorsa settimana, di John O.Brennan, il consigliere per l’antiterrorismo dell’amministrazione Obama, e i ripetuti attacchi di droni statunitensi nell’area- sembra essere proprio un messaggio rivolto alle autorita’. Del resto, il diffondersi del controllo jihadista nello Yemen meridionale e’ elemento di grave imbarazzo per il governo yemenita e una fonte costante di preoccupazione per gli Stati Uniti ma anche l’Arabia Saudita che mercoledi’ prossimo ospitera’ a Riad gli ‘Amici dello Yemen’, un gruppo di Paesi donatori.
Fonte AGI