La descrizione del pacchetto acquistato da Shopov informava il blogger che i dati che stava scaricando erano di utenti reali e che erano stati “rubati” grazie alle applicazioni terze presenti su Facebook che tutti gli utenti utilizzano senza badare troppo alla propria sicurezza.
Fortunatamente (o forse no, giudicate voi dal proseguo della vicenda) Shopov scaricati questi dati informa immediatamente Facebook della falla nella sicurezza che può mettere in serio pericolo milioni di utenti in tutto il mondo. Il rappresentante del social, interpellato telefonicamente, chiede al blogger di inviare tutto il pacchetto Excel a Menlo Park insieme al nome del venditoreda cui Shopov ha acquistato i dati in rete.
Shopov invia tutto il materiale richiesto a Facebook ma non riesce ad acconsentire ad un’ulteriore richiesta del rappresentate del social che gli chiede di tenere segreta quella conversazione. Il blogger, preoccupato per la privacy degli utenti, rivela sul suo blog quello che ha scoperto, la conversazione con Facebook ed il maldestro tentativo del social di tenere tutto segreto.
La figuraccia Web costringe Facebook a correre ai ripari con un comunicato in cui dichiara che “I dati sono stati trafugati illegalmente dalla piattaforma. Facebook è sempre vigile per la sicurezza dei suoi utenti“. Evidentemente, non abbastanza.
Fonte Blogosfere