Anonymous attacca la polizia italiana

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anonimusAnonymous ha attaccato, con successo, la polizia italiana andandone a bucare i database e rendendo disponibili tutti alcuni documenti sensibili contenuti negli archivi: “Is there

BUCATI – Ecco il manifesto satirico che Anonymous ha pubblicato per auto-celebrare il buco: “Polizia battuta e scoperta”.

Le parole degli attivisti online sanno di sale.

Virus spia nello smartphone: attenti alla telecamera

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xsmartphone camera.jpeg.pagespeed.ic.QTPDHOuWycAttenti alle spalle. Anzi, alle tasche. Dai laboratori del Naval Surface Warfare Center arriva un software che permette di scattare foto dallo smartphone senza che il proprietario se ne accorga. Si chiama PlaceRaider. Il centro di ricerche statunitense ha messo a punto questo meccanismo da utilizzare proprio nei casi di spionaggio. L’hacker è in grado di gestire da casa la telecamera del telefono, evitando di farle produrre i classici suoni dello scatto e di mostrare le fotografie in anteprima.

Il computer con la spia al suo interno

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NEWS 61465Questa volta i virus si nascondevano dentro computer nuovi di zecca, venduti con sistema operativo Windows originale (solo in apparenza). Pronti ad agire a comando, appena collegati a internet, e dilagare in rete. Veri e propri agenti dormienti, come Frank Sinatra/Bennett Marco in Va’ e uccidi (The Manchurian Candidate, 1962) e Kevin Costner/Tom Farrell in Senza via di scampo (No Way Out, 1987), ma non è la trama di un film o di un thriller. La Microsoft’s Digital Crimes Unit – il controspionaggio interno della multinazionale – ha scovato e distrutto 500 ceppi diversi di zombie pronti a infettare milioni di computer, nel corso di un’operazione denominata Operation b70 e autorizzata dalla magistratura della Virginia.

Guerra a colpi di virus contro i pacifisti

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NEWS 61599Alla fine di luglio si è scoperto che lo spyware britannico FinFisher, strumento di spionaggio telematico prediletto dai governi di tutto il mondo, era stato usato contro i difensori dei diritti umani nel Bahrein. Nel mese di agosto spunta fuori che alcuni giornalisti marocchini sono stati presi di mira da Hacking Team, un concorrente italiano di FinFisher. Lo svela Owni, sito francese di inchiesta, un media innovativo dedicato alle questioni di potere e di società nell’era digitale.

Mamfakinch (“non molleremo” in arabo marocchino), è un sito di informazione realizzato da un gruppo di mediattivisti sulla scia della primavera araba, in particolare dal “Movimento 20 febbraio” che chiede l’apertura di un’inchiesta sugli arresti arbitrari e i processi veloci per “rompere con la logica della repressione contro il diritto di protesta pacifica”.

Flame: ritorno di fiamma in agguato per il malware

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flame-virus1010Il virus progettato per lo spionaggio industriale e rilevato a maggio è tutt’altro che inattivo: indagini di Kasperky Lab e Symantec hanno scoperto l’esistenza di programmi nocivi sconosciuti ancora in circolazione. L’origine dell’operazione cybercriminale risalirebbe addirittura al 2006.

Non è stata e non sarà solo una fiammata, ma piuttosto un incendio ramificato e persistente, che ancora potrebbe fare danni: Flame, il malware per lo spionaggio industriale scoperto a maggio di quest’anno, secondo Kaspersky Lab, Symantec e altri esperti in sicurezza sarebbe frutto di un progetto lungimirante e non ancora estinto. Tre programmi nocivi ancora da identificare, infatti, sarebbero ancora in circolazione con analoghi scopi di furto di dati top secret.

Afghanistan: studio, cosi’ Talebani ‘rubano’ informazioni militari su Facebook

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usare-Facebook-per-spiare-i-dipendentiI Talebani afghani usano falsi profili Facebook per ottenere preziose informazioni di carattere militare. E’ quanto emerge da uno studio commissionato lo scorso marzo dal governo australiano sul rapporto tra il settore della difesa e i social network. Varie, secondo lo studio, le strategie usate dagli insorti, tra cui quella di spacciarsi per “donne attraenti” e stringere amicizia su Facebook con militari che si trovano in Afghanistan. Attraverso il servizio di ‘geotagging’ che alcuni di loro usano e’ possibile per gli insorti sapere dove si trovano e organizzare i loro attacchi.

Furto d’identità su Facebook? Evitalo così!

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facebook key 233272Uno dei peggiori incubi di chiunque frequenti Facebook è venir derubato del proprio account e di tutti i dati personali. Ecco qualche consiglio per evitare di farti rubare il profilo e qualche “dritta” per rendere più sicuro il tuo accesso a Facebook.L’incubo – Una delle maggiori preoccupazioni per le centinaia di milioni di iscritti a Facebook è quello di scoprire che qualcuno ha entrato nel proprio account. Provi ad accedere al tuo profilo e ti accorgi che, nonostante tutti gli sforzi, non ci riesci: TERRORE.

È arrivato FinFisher, il primo virus governativo

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E-arrivato-FinFisher-il-primo-virus-governativo h partbCosa succede se un software studiato per scandagliare il web in cerca di criminali e potenziali truffatori viene utilizzato anche per spiare i semplici utenti? E’ il caso di FinFIsher il primo “virus” venduto  alle agenzie governative. Prodotto dalla società britannica Gamma International Gmbh, FinFisher è in grado di controllare segretamente i computer dove si è installato, attivando la webcam e registrando tutto ciò che l’utente digita sulla tastiera, grazie alla particolare funzione conosciuta come “keylogger”. In questo modo può recuperare password, nomi utente, credenziali bancarie e tanti altri tipi di informazioni personali, potenzialmente distruttive.

Blackberry e Android, attacco hacker: «Attenzione alle app scaricate»

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blackberryI possessori di Blackberry e cellulari Android devono stare attenti: secondo la compagnia di sicurezza informatica Kaspersky Labs potrebbe essere in atto un attacco di hacker contro i dispositivi.Lo afferma uno degli analisti dell’azienda, secondo cui sono state trovate 5 nuove versioni di un malware diretto proprio a questi smartphone.

Il programma utilizzato per gli attacchi è Zitmo, versione per dispositivi mobili del noto Zeus per pc. Una volta installato, il programma dirotta una copia di tutti gli sms ricevuti verso un numero olandese, pronto a carpire eventuali dati sensibili.

I virus del futuro potrebbero essere personalizzati, preparatevi

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Virus-personalizzati-2 h partbPubblicità personalizzate, ricerche web personalizzate, discovery engine a misura d’utente. La progressiva personalizzazione dell’esperienza online ha ormai raggiunto livelli inaspettati, al punto che la maggior parte degli utenti web ormai non si stupisce più del fatto che Google sembri conoscerlo meglio di qualunque amico intimo. Ma cosa accadrebbe se anche i virus informatici diventassero personalizzati?

È quello che si stanno domandando Paul Royal, ricercatore, e i suoi colleghi all’Information Security Center del Georgia Institute of Technology, dopo che ad aprile 600.000 computer Apple sono stati inaspettatamente messi in ginocchio da un particolare virus di nome Flashback. La particolarità di Flashback è quella di sfruttare un sistema simile al DRM che protegge i DVD e i CD originali, per legare indissolubilmente (o quasi) il virus alla macchina che ha infettato. L’utilizzo di questo sistema insolito di fatto ostacolava lo sviluppo di un’efficace contromisura antivirus poiché, dal momento che il virus non poteva essere disaccoppiato dalle macchine che aveva infettato, era assai complicato studiarlo in laboratorio.