Siria, “un fedelissimo di Assad collabora con gli americani”
Sul fronte siriano, la notizia politica di maggiore rilievo è stata diffusa questa mattina dal Guardian, secondo cui Jihad Makdissi, l’ex portavoce del ministero degli Esteri siriano uscito dal Paese un mese fa, «collabora con l’intelligence Usa, che lo ha aiutato a espatriare». Makdissi, di religione cristiana, è uno dei principali responsabili del regime ad aver defezionato. Ora si troverebbe a Washington e stando alle rivelazioni del Guardian starebbe fornendo informazioni importanti sul regime di Bashar al Assad e la stretta cerchia al potere in Siria. Nel frattempo si registra un’avanzata dei jihadisti nella provincia di Hama, teatro di grandi manifestazioni anti-regime nell’estate 2011. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti dell’uomo (Sohr) un gruppo di jihadisti avrebbe conquistato
Messaggi a pagamento su Facebook: un dollaro l’uno per ridurre lo spam
UN DOLLARO PER MESSAGGIO – Il social più usato al mondo ha annunciato una “messa a nuovo” del sistema di messaggistica, con un sistema di filtri più efficace. La vera novità (per il momento ancora in fase di test) è però quella dei messaggi a pagamento per contattare utenti che non sono amici e con i quali non ci sono contatti in comune. Facebook non ha ancora rivelato quanto costerà il nuovo servizio, ma secondo il sito AllThingsD si partirebbe dal prezzo base di un dollaro per messaggio.
Medio Oriente, come funziona lo spionaggio
Sun Tzu, nel suo libro ‘L’arte della guerra’, lo aveva specificato senza alcuna remora: “La guerra va vinta prima che si decida di combatterla”. Questo testo, difatti, nell’insieme dei suoi contenuti, rimane il primo grande lavoro che concretizza il primo testo di intelligence ed il suo autore come l’inventore di tale scienza investigativa.
In linea a tale principio, l’intelligence israeliana si sta muovendo ormai da anni affinando le sue tecniche e modellandole alle nuove esigenze tecnologiche. La vorticosa rete di spionaggio sotterranea che brulica fra il territorio israeliano e la Striscia di Gaza è qualcosa di così forte da fare invidia alle migliori strategie di James Bond.
Putin a tutto campo: “I problemi tra Usa e Russia sono iniziati con l’Iraq”
Una grande conferenza stampa, convocata dal Cremlino con lo scopo di smentire le voci degli ultimi mesi sul precario stato di salute del presidente russo, e in perfetto stile putiniano: tanto pubblico, tante telecamere, un solo protagonista. Nell’incontro al World Trade Center di Mosca, durata 4 ore e 33 minuti e a cui hanno preso parte oltre 1.200 giornalisti, Vladimir Putin ha spaziato dall’economia alla politica, al suo stato di salute, alle battute. Innanzi tutto, ha rassicurato sul suo stato di salute: «Non vivrete fino a vedere quel giorno – ha detto – diffondere voci simili va a solo vantaggio dei miei oppositori politici, che puntano a delegittimarmi».
Russia-Usa: Putin, scudo antimissile minaccia per Mosca
Se Mosca non rispondesse allo scudo anti-missile voluto dagli Usa in Europa orientale, vedrebbe “annullato il suo sistema di difesa”. Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin durante la conferenza stampa tenuta a Mosca. “Lo abbiamo detto piu’ volte”, ha ricordato il capo del Cremlino, “il fatto che i nostri partner costruiscano un tale sistema e’ per noi una minaccia, che puo’ portare all’annullamento del nostro potenziale missilistico-nucleare, se non risponderemo”. “Noi non abbiamo provocato nessuno”, ha sottolineato Putin, “ma siamo stati provocati”.
Mossad, le spie che vengono da Israele
«Piacere, mi chiamo Nick, Nick Eichmann». Argentina, 1957: è un’ordinaria presentazione, un ragazzo e una ragazza che si stringono la mano a fornire il gancio, alquanto esile in principio, che scatenerà il Mossad, i servizi segreti israeliani, sulle tracce di Adolf Eichmann, il braccio destro di Hitler, l’uomo della «soluzione finale» contro gli ebrei. Pedinamenti, appostamenti, verifiche sull’identità di un uomo che si fa chiamare Ricardo Klement e che vive in un’anonima casetta in una periferia di Buenos Aires. Poi la conferma che quel signore attempato è l’uomo giusto. «Prendetelo, lo voglio vivo o morto», è l’ordine che scatta dal quartier generale del Mossad a Tel Aviv. E così Eichmann viene rapito, tenuto nascosto per 10 giorni in un appartamento a Buenos Aires e poi imbarcato su un volo per Israele.
Come diventare cyber-genitori
I genitori di adolescenti non saranno contenti di sapere che Facebook cambia politica sulla privacy e diventa una sorta di gigantesco elenco telefonico mondiale. Tutti gli utenti del social network, minorenni inclusi, saranno infatti rintracciabili attraverso una semplice ricerca su Google e l’unico strumento per evitare contatti indesiderati rimane quello di bloccare individualmente le persone con le quali non vogliamo scambiare nemmeno un saluto.
L’Iran contro la Nato: vogliono una guerra mondiale
“Sfortunatamente uno dopo l’altro i paesi occidentali stanno approvando il dispiegamento di missili Patriot sul confine tra la Turchia e la Siria, e stanno pianficando una guerra mondiale che è molto pericolosa per il futuro dell’umanità e dell’Europa stessa”. E’ quanto ha detto il capo dello stato maggiore delle forze iraniane, il generale Hassan Firouzabadi, commentando il dispiegamento da parte della Nato di sei batterie di missili e di 600 militari in Turchia per una missione di difesa da possibili attacchi dalla Siria.
Scacco matto alla Siria
Una trama complessa. Non sappiamo esattamente chi abbia elaborato la strategia complessiva e i dettagli delle diverse operazioni, ma ne conosciamo alcuni passaggi. Basta guardarsi attorno. Come far implodere il regime di Assad senza farsi coinvolgere in un conflitto aperto e senza cavalcare opposizioni interne più pericolose dello stesso vecchio despota? Lettura atlantica e Statunitense, a quanto ci dicono le nostre fonti. Con la responsabilità di un bel po’ di vittime tra la popolazione di quello sfortunato paese. Ma quando mai le vittime civili entrano nelle contabilità delle guerre?