Rapinatore rintracciato su Facebook dopo il colpo al negozio di detersivi

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resize 253Tradito da Facebook. Non è la prima volta che le forze dell’ordine ottengono risultati interessanti grazie al social network. E in particolare al fascino che riscuote anche tra chi, come in questo caso, è accusato d’aver messo a segno una rapina. E forse, in base alle leggi della criminalità, dovrebbe evitare qualsiasi forma d’esposizione. Le indagini della Mobile e la memoria visiva di una delle vittime hanno consentito d’identificarlo come il responsabile del colpo messo a segno il 4 aprile scorso nel negozio di saponi, detergenti e cosmetici «Tigotà», in via Einaudi.
Il rapinatore quel giorno entrò nel negozio ed iniziò ad aggirarsi tra gli scaffali. Poi, una volta vicino alla cassa estrasse un coltello da cucina e si fece consegnare l’incasso, circa 700 euro.Nei minuti successivi sulla scena del crimine si presentò la squadra Mobile della Questura che iniziò a raccogliere indizi ed elementi utili alle indagini.

Dietro il profilo Facebook si nasconde un malware

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sophos facebookNon è solo l’interesse degli investitori che Facebook sta riscuotendo in questi giorni. Un’attenzione particolare infatti la stanno riservando anche i malintenzionati in Rete. Se qualcuno avesse ricevuto un’email che chiede se si desidera cancellare il proprio profilo Facebook, sappia che è necessasrio prestare molta attenzione, poiché si tratta di un fake.

Sophos segnala infatti una nuova minaccia che rischia di compromettere la sicurezza dei dati sensibili: è stata infatti rilevata un’ondata di email che sembrano avere come mittente Facebook e che chiedono all’utente di confermare o disdire la cancellazione del proprio profilo cliccando su un apposito link. E qui cominciano i guai, poiché il link non rimanda alla pagina ufficiale di Facebook, bensì a un’applicazione di terze parti che gira su Facebook.

Aiutò la Cia a scovare Osama. Il Pakistan lo sbatte in galera

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resizerHa aiutato l’intelligence statunitense a trovare Osama Bin Laden, il capo di Al Qaeda ucciso il 2 maggio 2011 durante il blitz delle forze americane, e ora in cambio viene condannato a 33 anni di carcere. È il trattamento che la Giustizia del Pakistan ha riservato a un medico, a cui è stata inflitta questa pesante pena per aver aiutato la CIA a trovare lo sceicco del terrore. A riferire la notizia è la televisione locale e anche un funzionario governativo. L’uomo, Shakil Afridi, è accusato di alto tradimento, secondo i giudici pachistani perché avrebbe promosso una finta campagna di vaccini per aiutare lo spionaggio di un Paese straniero, gli Stati Uniti appunto, a seguire le tracce di Bin Laden nella città di Abbottabad, in cui il leader di Al Qaeda si era rifugiato.

Sicurezza totale con la Security Intelligence

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info profileAlla scoperta di QRadar SIEM, una soluzione integrata e automatizzata per avere visibilità completa sulle attività di reti, utenti e applicazioni.

I contenuti

QRadar® SIEM – la soluzione di Security Information and Event Management più intelligente, integrata e automatizzata sul mercato – permette di ottenere una visibilità completa sulle attività di reti, utenti e applicazioni, fornendo alle organizzazioni le informazioni su minacce potenziali ed esistenti all’interno della propria rete.

TRUFFE BANCOMAT

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Nel corso di un operazione Polizia Giudiziaria effettuata dalla Sezione Polizia Postale di Mantova, è emersa una tecnica  alternativa di manomissione meccanica degli sportelli bnacomat, da parte di cittadini di nazionalità rumena.Il fenomeno scoperto anche dalla Polizia irlandese, che ha fatto pervenire segnalazione della stessa procedura. Gli autori effettuano una prima operazione legittima con titoli … Leggi tutto

Se la crisi colpisce i cacciatori di ufo

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setiLa crisi in America non risparmia nessuno. E colpisce anche i cacciatori di alieni. Dopo oltre tre decenni dedicati alla ricerca di segnali di vita extraterrestre ecco che il Seti (Search for Extraterrestrial Intelligence) sta per alzare bandiera bianca a causa di “serie difficoltà finanziarie”.

Il centro è stato fondato nel 1984 da Jill Tarter, l’astronoma e visionaria americana impersonata al cinema da Jodie Foster nel film “Contact”. Proprio la Tarter ha parlato dei problemi economici del centro e ha annunciato le sue dimissioni dalla carica di direttore, per dedicarsi alla raccolta di fondi necessari a proseguire le attività del Seti.

Anonymous, un colpo alla Giustizia degli States

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hacker wallpaper 1280x1024 by pengo1Roma – Un’edizione speciale in diretta su YouTube, con un nuovo notiziario trasmesso dal celebre collettivo hacker Anonymous. Il Monday Mail Mayhem ha così raccontato le ultime gesta informatiche contro i sistemi gestiti dallo United States Bureau of Justice (USBJ), attaccando in particolare l’agenzia che si occupa del rastrellamento e pubblicazione di dati statistici dall’intera infrastruttura giudiziaria degli Stati Uniti.

Il gruppo di attivisti digitali ha infatti rilasciato un file torrent – numerosi i link apparsi tra i marosi di The Pirate Bay, ma si dice che il contenuto in download si blocchi al 93 per cento di completamento – per la divulgazione online di quasi 2GB di dati appartenenti al Dipartimento di Giustizia a Washington D.C.

Cinque strumenti per gestire (e proteggere) le vostre password

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password-manager1-largeArriverà il giorno in cui i tuoi account e i tuoi dati personali saranno accessibili solo attraverso lo scan della retina, delle impronte digitali o del profilo vocale, probabilmente prima di quanto pensi. Nel frattempo, però, ti tocca continuare ad affidare ogni byte della tua cloud ai caratteri alfanumerici di una o più password. E conviene stare attenti al tipo di password che si sceglie, perché nonstante tutti i progressi compiuti in fatto di cybersicurezza, una password debole è un tappeto di vellulto spiegato a favore di chiunque voglia appropriarsi di dati personali (come ad esempio quelli della tua carta di credito).

Privacy, Twitter aggiunge la tecnologia Do Not Track

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account-twitter-profili-violatiTwitter sta catalizzando l’attenzione dei gruppi pro privacy, dopo aver adottato il supporto al’opzione Do Not Track, usata sui browser. La funzionalità permette agli utenti di richiedere che nessuna informazione sulle abitudini di navigazione venga tenuta dai siti web. Anche il commissario Usa della Federal Trade Commission (FTC), Ed Felton, applaude alla mossa del micro-blogging da 140 caratteri. L’annuncio è stato dato con un Tweet dall’azienda: “La Federal Trade Commission’s CTO, Ed Felten, just mentioned Twitter now supports Do Not Track”.

Troppa privacy su Facebook può essere un boomerang?

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tag automatico privacyIl problema della privacy su Facebook è sicuramente uno degli argomenti più caldi riguardanti il social network di Mark Zuckerberg, più volte accusato in passato di voler aprire troppo i dati personali dei suoi iscritti alla piazza pubblica del web. Un punto di vista differente dal solito ci arriva oggi da Lifehacker, che si chiede se troppa privacy su Facebook non possa essere addirittura un boomerang per le persone.

Ovviamente, il discorso riguarda soprattutto il trend di datori di lavoro che cercano i propri candidati su Facebook, sempre più in crescita: giusto o sbagliato che sia (ci aspetteremmo di vedere accadere una cosa del genere su Linkedin, piuttosto), può essere utile pensare come sfruttare comunque al meglio il social network.