UK, la polizia archivia il cellulare
I bobby saranno tenuti a registrare e conservare i contenuti di cellulari e smartphone sequestrati ai sospetti. Anche nel caso in cui non venga poi formulata alcuna accusa nei loro confronti
I bobby saranno tenuti a registrare e conservare i contenuti di cellulari e smartphone sequestrati ai sospetti. Anche nel caso in cui non venga poi formulata alcuna accusa nei loro confronti
‘ In tutto il mondo 40-50enni lavorano per proteggere se stessi, i propri interessi e ciò che possiedono. Discriminando la generazione successiva, che ragiona in modo diverso perché è cresciuta nel Web’. La provocazione del filosofo e futurologo svedese Alexander Bard
Il terribile attentato che si è consumato a Brindisi sabato 19 maggio, davanti all’istituto professionale “Morvillo-Falcone” oltre a grandi questioni civili e politiche ha anche amplificato domande e dubbi che già da un pò in molti hanno rispetto all’uso di immagini pubblicate sui social-network da parte dei media.
I maggiori quotidiani italiani alla notizia della morte di Melissa Bassi, 16 anni, non hanno esitato a pubblicare gallery che riprendevano le foto della giovane dal suo profilo Facebook. È il caso di Repubblica che però ha scelto di oscurare gli occhi della giovane e delle amiche; è il caso de La Stampa, che ha usato una foto di Melissa così come appare sul suo profilo Facebook; è il caso anche del Corriere della Sera o di QN e, anche, di Globalist.
Programmano sistemi intelligenti per scovare in rete organizzazioni terroristiche, studiano sistemi di difesa dagli attacchi degli hacker e sono sempre in prima linea sul fronte della cyberwar. Le nuove generazioni di 007, quelli che utilizzano innanzitutto l’informatica per tutelare sia la sicurezza in rete che quella fisica dei cittadini, si formano a Roma nell’università internazionale Link Campus University. La struttura è nata da pochi anni ma i suoi ex allievi lavorano già in giro per il mondo: dall’Onu di New York al Network of european regions using space technologies in Belgio, fino al Centro militare degli studi strategici in Italia. «Oltre ai corsi teorici, i futuri analisti di strategic intelligence e di homeland security collaborano con il centro di ricerca universitario nei settori di alta formazione, sicurezza locale, cybersecurity e antipirateria», spiega Pasquale Russo, direttore generale dell’università.
L’ex capo dei servizi segreti libici, Abdullah al-Senussi, sarà processato in Mauritania per essersi introdotto illegalmente nel Paese. Era stato arrestato a metà marzo al suo arrivo nell’aeroporto della capitale e guardato a vista da allora.
I dettagli dell’interrogatorio non sono stati resi noti, né è chiaro se siano state tenute in conto le richieste di estradizione nei suoi confronti. Il sessantaduenne, fedelissimo di Gheddafi, deve infatti rispondere alla giustizia nei tribunali di diversi Paesi, ma qualunque altro procedimento sarà bloccato finché non sarà giudicato in Mauritania.
L’ex capo dei servizi segreti egiziani, Omar Suleiman, escluso dalla competizione elettorale di domani in Egitto, prevede “un golpe militare se i Fratelli Musulmani arriveranno a controllare i vertici dello Stato”. Intervistato dal quotidiano arabo ‘al-Hayat’, alla vigilia delle elezioni presidenziali, Suleiman ha affermato che “in Egitto potrebbe verificarsi un golpe militare mirato a difendere il suo futuro dalla tragedia provocata dall’ascesa al potere degli islamici”.Suleiman ha dichiarato che “i Fratelli Musulmani potrebbero trasformare l’Egitto in una base per il terrorismo, una sorta di Pakistan o di Afghanistan”.
Facebook tonfa in Borsa. Dopo l’attesissimo esordio a Wall Street, quando il titolo, a fine seduta, era rimasto in linea con le quotazioni stabilite per l’ipo, lunedì il gruppo di Mark Zuckerberg ha ceduto addirittura l’10,99, fermandosi a 33,12 dollari per azione, in una seduta che ha visto Wall Street chiudere in positivo. Forbes non usa mezzi termini: “Un fallimento”.
Il tonfo fa scattare la caccia al colpevole. Alcuni sostengono che il titolo è sopravvalutato: il prezzo è, infatti, 54 volte superiore agli utili per azione stimati quest’anno. Altri puntano il dito contro la Borsa di New York: i problemi tecnici del primo giorno di scambio avrebbero provocato una perdita di 100 milioni di dollari per i trader.
All’indomani del vertice di Chicago con cui la Nato ha definito la sua exit strategy dall’Afghanistan, alcuni problemi rimangono sul tappeto. C‘è incertezza sulla capacità di Kabul di controllare realmente il territorio dopo la partenza degli occidentali, i quali peraltro in undici anni non sono riusciti a sconfiggere del tutto i Taliban. E ci sono i mal di pancia degli alleati, come la Francia, che ha deciso di ritirare le sue truppe già quest’anno.
“E’ prevista una transizione – ha spiegato il Presidente francese Hollande -. Per gli alleati si verificherà sostanzialmente nel 2014. Per altri invece, la transizione è già avvenuta. Noi abbiamo deciso di compierla e come termine abbiamo posto la fine del 2012. E non c‘è nessuna compensazione da versare o da immaginare”.
Al Qaeda alza il tiro in Yemen. L’attentato suicida di lunedì, che ha causato quasi 100 morti e più di 200 feriti tra i soldati riuniti per le prove di una parata militare a Sanaa, è un’altro imponente atto terroristico e la cellula Ansar al Sharia, che lo ha rivendicato, ne promette ulteriori.
Gli echi dell’atroce attentato sono arrivati fino a Chicago. Nel corso del vertice Nato così si è espresso il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama:
“Continueremo a lavorare con il governo yemenita per identificare i vertici di al Qaeda e le sue mosse nel Paese e provare a contrastarle. È importante per la sicurezza degli Stati Uniti. E anche per la stabilità dello Yemen e della regione”.
Il premier Mario Monti è stato contestato a Sant’Agostino, uno dei paesi più colpiti dal terremoto in Emilia del 20 maggio. Monti è giunto a Ferrara ieri sera e oggi visiterà le aree più colpite dal sisma prima di farerientro a Roma per un Consiglio dei ministri dedicato a interventi d’urgenza per l’assistenza alle persone e alle attività economiche. Centinaia le aziende chiuse. Terza notte fuori casa per i circa 5.000 sfollati del terremoto in Emilia (tutti i video), mentre sono sempre in agguato gli sciacalli.