L’ultima trovata del Fisco. Ora ci spia pure al telefono

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spiare1La novità del giorno, dopo la geniale proposta di eliminare (unici al mondo) il contante, per sostituirlo con carte di debito comode, tracciabili e «prelevabili» dal Grande Fratello di turno, è rappresentata dall’editto di Attilio Befera che impone alle società telefoniche di consegnare all’Agenzia delle entrate tutti i dati relativi alle utenze telefoniche in modo da poter effettuare «controlli di congruità» fra le spese telefoniche e il reddito dichiarato.Si tratta dell’attuazione del famoso «redditometro» che prevedeva la raccolta dei dati delle utenze (luce, gas e telefono) ai fini fiscali e approvato in sordina da un poco lucido Parlamento.

Caso Schwazer, Intercettazioni che scottano: ecco perché era marcato

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alex schwazer 02 ap2-300x187C’è qualcosa che non quadra nella ricostruzione temporale con cui Alex Schwazer ha ammesso il suo doping all’eritropoietina certificato dall’esame effettuato al laboratorio di Colonia diretto da William Schaenzer. Il prelievo dell’urina è sicuramente avvenuto il 30 luglio, come dai documenti ufficiali e dalle stesse parole dell’atleta. Non è stato sicuramente quel momento, però, a pilotarlo verso la scelta della rinuncia alla 20 chilometri causa influenza e raffreddore. In realtà quel forfeit fu ufficializzato due giorni prima, a controllo ancora da effettuare. La malattia non può essere stata dunque simulata.

La capitale delle intercettazioni spiati in 21mila, ma a basso costo

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grecoÈ il distretto dove si intercetta di più, ma anche quello dove si spende meno. E da ora in avanti, a Napoli i costi del “grande orecchio” diminuiranno ancora: nei giorni scorsi infatti il procuratore capo Giovanni Colangelo ha siglato il nuovo contratto che prevede condizioni estremamente favorevoli per le intercettazioni disposte nell’ambito delle indagini condotte dall’ufficio inquirente del Centro direzionale. Le statistiche diffuse dall’Eurispes su dati del ministero della Giustizia però fanno discutere. E i penalisti chiedono al capo dei pm di applicare anche a Napoli la circolare firmata dal procuratore di Catania Giovanni Salvi a tutela dei colloqui tra indagato e difensore. Secondo i dati Eurispes, nel distretto di Napoli i “bersagli” intercettati sono stati più di 21 mila, un numero di gran lunga superiore non solo a Milano (oltre 15 mila) ma anche a Roma (11 mila), Reggio Calabria (9 mila) Palermo (8 mila) e via via più staccate Firenze, Torino e Bologna.

Quanto ci costano le intercettazioni?

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intAvete presente Le vite degli altri, il film sulla pervasività della polizia di stato nella fu Germania orientale? Uno struggente racconto di un rapporto tra spia e spiato, mediato da un auricolare, per il primo, e un microfono, per il secondo. Non è dato sapere se lo struggimento sia lo stesso, ma sono stati 139.051 nel 2010 i cittadini italiani ad avere il telefono sotto controllo. È quanto emerge da uno studio dell’Eurispes (Istituto di studi politici, economici e sociali), elaborato a partire dall’ultima infornata di dati forniti dalla Direzione generale di statistica del ministero della Giustizia. Tenendo in considerazione che ogni utenza sotto controllo ha fatto registrare 26 eventi telefonici giornalieri ed è stata tenuta sotto controllo per una media di 50 giorni, il numero delle conversazioni intercettate è stato pari ad oltre 181 milioni. 

Intercettazioni record: spiare gli italiani costa più di 284 milioni

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spioniAltro che calo, più o meno sbandierato ogni volta che sul più che caldissimo tema delle intercettazioni esplode la polemica. Altro che minor spesa, con un incremento di quasi 20 milioni di euro tra il 2008 e il 2010. Il Grande orecchio, in Italia, non conosce crisi. E i 25 milioni di euro di tagli previsti dalla spending review, non sposteranno poi molto, su un totale di spesa che nel 2010 era di 284 milioni e mezzo, (284.449.782), più 6,8% rispetto al 2008 quando era «solo» 266 milioni 165.056 euro.Benvenuti nel Paese a privacy zero. Ogni anno, sono ben 181 milioni, sì, avete letto bene, milioni, le intercettazioni che vengono effettuate, più 22,6% rispetto al 2006.

L’A-GPS degli smartphone è peggio delle micro-spie

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android-gps tLa localizzazione fornita dagli smartphone tramite la tecnologia A-GPS è facilmente intercettabile. Ralf-Philipp Weimann, un ricercatore della University of Luxembourg, ieri ha spiegato alla Black Hat computer security conference che il pericolo è reale. La piattaforma satellitare GPS(assistita) sfrutta la rete mobile per definire le coordinate spaziali e quindi ottenere tutti i dati di cui hanno bisogno le applicazioni di mapping o quelle che prevedono la localizzazione.

Il problema è che gli speciali canali di comunicazione previsti dall’A-GPS non sono cifrati. Questo potrebbe consentire a un hacker di infiltrarsi e registrare ogni spostamento della vittima. Una rete Wi-Fi pirata potrebbe portare lo smartphone a segnalare tutte le richieste A-GPS e di conseguenza la sua localizzazione.

«Spiare di notte fa ammalare»

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ddl-intercettazioni1Ascoltare intercettazioni per ore, soprattutto in orario notturno, rappresenta una concausa nell’insorgenza della cosiddetta “sindrome o disturbo dell’adattamento”. Mentre non c’è certezza (quantomeno nel caso specifico esaminato giudici) che la turnazione notturna del lavoro, la monotona quanto intensa attenzione a cogliere parole, particolari dai colloqui intercettati rappresenti una “concausa” nell’insorgere o aggravarsi dell’obesitào delle forme di “displidemia” ad essa collegate.

Ecco come evitare le intercettazioni telefoniche

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intercettazioni2Tieni al riparo da orecchie indiscrete le tue conversazioni al telefono: installa – e fai installare – l’applicazione gratuita RedPhone, così tutte le chiamate che effettuerai con il tuo smartphone Android saranno criptate e addio intercettazioni.

Fosse arrivata prima questa app per Android, tante persone – soprattutto in Italia – avrebbero avuto molti meno problemi con la giustizia e famosi maxiprocessi, come Calciopoli e Vallettopoli, con ogni probabilità non avrebbero mai avuto luogo. A questo punto, l’importante è far tesoro delle esperienze passate ed evitare che scandali simili si ripetano in futuro. La soluzione migliore sarebbe diventare tutti più onesti, anche se ora per i mascalzoni impenitenti e i più paranoici esiste una valida alternativa: RedPhone.

Breve storia delle intercettazioni, dai piccioni allo sbarco in Normandia

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intercettazioniiChe cosa sono le intercettazioni? Quando sono nate? E quale tecnologia c’è dietro l’ascolto di una conversazione telefonica? «Già ai tempi dei piccioni viaggiatori c’era chi cercava di intercettarli per carpire il messaggio che trasportavano» spiega a Linkiesta Vittorio Marchis, docente di storia della tecnologia del Politecnico di Torino.  Fondamentale non farsi scoprirecome quando durante la guerra gli americani, sapendo di essere intercettati, tirarono un brutto scherzo ai tedeschi. 

Che cosa sono le intercettazioni? Quando sono nate? E quale tecnologia c’è dietro l’ascolto di una conversazione telefonica? In questi giorni, in cui le intercettazioni effettuate dalla procura di Palermo sono state messe sotto la lente d’ingrandimento, abbiamo posto queste domande a Vittorio Marchis, docente di storia della tecnologia al Politecnico di Torino. Che risponde: «Non c’è niente di nuovo, già ai tempi dei piccioni viaggiatori c’era chi cercava di intercettarli per carpirne il messaggio che trasportavano». 

Skype, chiarimenti sulle intercettazioni

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skype1Un lungo post di spiegazioni, pubblicato dal Chief Development and Operations Officer di Skype Mark Gillet. I responsabili del popolare servizio VoIP non avrebbero mai pensato all’adozione di strumenti per l’intercettazione telefonica, né tantomeno modificato la sua architettura a supernodi per facilitare le operazioni di spionaggio da parte di Microsoft, o del governo degli Stati Uniti.

Recenti interventi online avevano seminato il panico tra i milioni di utenti della piattaforma di BigM. Il ricercatore Kostya Kortchinsky (esperto reverse engineer di Skype) aveva sottolineato come i cosiddetti supernodi – che oltre a veicolare traffico, tengono traccia della topologia della rete e della presenza dei client, come una sorta di DNS interni alla rete stessa – siano in realtà ospitati in modo permanente su server dedicati, attestati sull’infrastruttura centrale gestita da Microsoft.