L’imprenditore temeva le “cimici”: erano nascoste negli uffici
Temeva di essere intercettato nell’istituto scolastico che aveva tenuto a battesimo, dopo aver aperto la porta del suo ufficio ai carabinieri per una perquisizione: Marco Macchitella, patron della “Icos”, avrebbe lanciato un Sos ai suoi collaboratori.
I retroscena. Ne è convinto il pubblico ministero Raffaele Casto che nella formulazione dei capi di imputazione a carico dell’imprenditore brindisino, ha fatto riferimento a una condotta “vecchia” ormai di due anni: “in data 7 giugno 2010 si occupava di segnalare agli associati”, vale a dire ai suoi familiari e ai dipendenti dell’istituto paritario, considerati riuniti in associazione sul piano dell’accusa, “la possibilità che fossero installate dagli inquirenti delle microspie all’interno dei locali in cui erano commessi i reati scopo”.